sabato 2 aprile 2011

PRIMATO DELLA PERSONA SULLE COSE

A) Primato della Persona sulle cose
B) La Politica come Tecnica Umana di Umanizzazione della Tecnica
C) Complesso di Valori etici, religiosi e razionali che costituiscono il nucleo storico-civile transpolitico e formano i diritti inviolabili e primari dell'Uomo: vita, salute, acqua, luce ed aria, alimentazione, istruzione, partecipazione alla decisione politica e alla ricchezza prodotta e alle risorse naturali, socialità, solidarietà, benessere, proprietà di spazi e strumenti con finalità sociale e riproduttiva di saperi e arti e di produzione di valore tutti traversati e preceduti come condizione e stato, prassi e regola dalla Libertà.
Luciano Venia

PARTECIPAZIONE E MODERNITA'

La coesione sociale, il governo della comunità, l'equilibrio dei poteri, l'efficientamento delle imprese, la salubrità dell'ambiente, la tutela dei diritti naturali e quindi civili in ogni ordinamento statale, la perequazione delle asimmetrie di ricchezza, il lavoro e la produzione, la dotazione di infrastrutture, il livello di cultura e di sapere, la continua riumanizzazione della tecnica a mezzo della politica, la diffusione della carta di potenza da giocare nella vita affettiva, economica e civile personale sono fenomeni legati alla immedesimazione dell'individuo col proprio collettivo attraverso il legame partecipativo e la articolazione di un sistema giuridico e politico, economico e sociale alimentato con la competizione tra le élites, gli apparati prodistributivi e le corporazioni intese nel senso del codice civile italiano.
Ogni gerarchia e ogni assetto funzionale e strutturale per essere accettato, condiviso e tutelato necessita di un adesione non solo episodica o congiunturale legata al momento elettorale ma di una continua opera di creazione del consenso delegata ai capitani del popolo che nelle rispettive forme storico-politiche vengono chiamati all'esercizio del potere direttivo che assembla e coordina la consueta e felice intuizione della separazione dei poteri.
Il potere legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario funzionano in base alla Grande Norma, la Legge Fondamentale, la Costituzione Politica da cui deriva la loro forma e la loro organizzazione.
Essa cristallizzata in una forma opportunamente resa impermeabile ai movimenti sociali di superficie, per mantenersi in vigore richiede una azione incessante di promozione, condivisione e valorizzazione che passa per il singolo e per i corpi intermedi esprimendosi infine nella rappresentanza democratica e parlamentare.
Ma nella epoca attuale - in cui l'espansione della sfera individuale conduce l'azione del singolo oltre le mura rigide dell'antica formula di cittadinanza consentendo di plasmare città private, isole produttive, reti di comunicazione globali e specifiche, piazze democratiche digitali, trasmissione e condivisione di idee, informazioni, opere multimediali e di avviare e ripetere, modulare e rinforzare  l'impulso alla circolazione di saperi, tecniche, arti e filosofia; convocare rivoluzioni e proteste, realizzare celebrazioni e dissenso; elaborare e diffondere in modo capillare visioni e posizioni politiche; trasmettere valore e capitali, brevetti e marchi, titoli e opere dell'ingegno per via telematica convertendo lettere e numeri, disegni e immagini, suoni e colori in unità elettroniche - la forma Stato, mentre cede a monte (le Unioni sovranazionali) e a valle (le autonomie, il decentramento, il federalismo) proprie quote di sovranità è chiamata a una più ampia opera di Custodia dell'Identità Nazionale, della Cultura unitaria, della Economia Sociale del territorio con una ampia, costante opera di aggiornamento e di ricomposizione, di valorizzazione e di energizzazione del Sistema Statale lasciando libera la società civile di agire, competere, sperimentare, fare, produrre, analizzare, costruire; sviluppare tesi e congegni, strumenti e contratti che valutati dal ceto dei riproduttori del sapere ortodosso e filtrati dalla analisi di compatibilità con la Norma fondamentale, vengono estratti, riconfigurati e immessi per cooptazione nel capitale civile e culturale, economico e politico della Nazione.
Quanto maggiore risulta la Partecipazione individuale e collettiva a questo processo vitale dello Stato, a questa fisiologia politica della Nazione, tanto maggiore sarà la coesione, la identificazione con i valori centrali della Costituzione, il tendenziale equilibrio nella distribuzione delle possibilità, dell'accesso, della competizione e della produzione.
Forte sarà il collante, il legame, la religio civile di un popolo e delle sue proiezioni storico-politiche culminante nella affermazione della giustizia dei casi singoli ove ciascuno all'interno della unità dello Stato incontrerà la sua stessa possibilità esistenziale, la propria possibile conversione da potenziale latente a effettivo uomo reale nel collettivo Nazione personificato dallo Stato, vivente apparato comunitario per la difesa della storia, dell'ambiente, della cultura e dell'avvenire di un popolo.
LUCIANO VENIA